Sono nato nel 1941 quando l’Italia era in guerra.
Nel 1944 abitavo alla periferia di Firenze e nel centro della città, precisamente vicino alla stazione ferroviaria, i tedeschi avevano collocato l’artiglieria per proteggere le retrovie del loro esercito in ritirata verso la linea gotica situata sugli Appennini fra la Toscana e l’Emilia.
Gli americani invece avevano i loro cannoni fuori Firenze, sulle colline. Ma soprattutto il pericolo veniva dall’aviazione americana che con i suoi numerosi bombardamenti sulla periferia di Firenze arrecò inutili eccidi.
A tal proposito lo scrittore Piero Bargellini nei suoi celebri libri della collana “La splendida storia di Firenze” ebbe a scrivere:
“È vero che i bersagli erano e dovevano essere periferici (Firenze era stata dichiarata <città aperta> cioè da non militarizzare il suo territorio), nella zona ferroviaria di Porta a Prato, in quella industriale di Rifredi, ma grappoli di bombe caddero anche nella zona di Campo di Marte, di Monticelli e persino sul Teatro Comunale, dove era in corso la stagione lirica. Che scopo avevano ormai queste azioni offensive contro una città indifesa, non roccaforte militare né fabbrica d’armi? Ormai la guerra si avviava rapidamente verso il suo epilogo e non sarebbero stati certamente i bombardamenti su Firenze, che avrebbero dato agli alleati la vittoria sulla Germania…”.
Con la mia famiglia pertanto stavo nel mezzo a questi bombardamenti e gli ordigni cadevano presso la mia casa distruggendo quelle dei vicini.
Mia madre per sicurezza mi metteva sotto il tavolo della cucina. Era un tavolo massiccio e pertanto ella pensava che mi avrebbe protetto da eventuali disastri.
Siccome non era facile tenermi buono in quella posizione mi metteva in mano una vecchia radio a galena. Molti giovani di oggi non conoscono la radio a galena. Loro hanno sempre visto una radio che viene alimentata da una pila o da un filo elettrico allacciato ad una presa.
La radio a galena invece per funzionare non ha bisogno di elettricità, pertanto niente pile e tantomeno prese elettriche. La radio a galena funziona con un semplice cristallo di galena che è un minerale che contiene argentite. Basta girare una manopola per mettersi in sintonia con qualche emittente ed ascoltare la sua voce.
Infatti la radio a galena fa parte dei cosiddetti ricevitori a cristallo, ossia di quei ricevitori radio che basano il loro funzionamento sulle proprietà rettificatrici di un cristallo semiconduttore.
Vi lascio immaginare da quanta curiosità e attenzione un bambino di allora, siamo nel 1944 e nelle case non cera la televisione e a volte neanche la tradizionale radio, veniva coinvolto quando girava la manopola e sentiva uscire la voce da questa scatoletta.
Quando ho saputo, molti anni dopo, che Joseph Smith utilizzava per la traduzione delle tavole del Libro di Mormon uno strumento denominato nella Bibbia l’Urim e il Thummin (diventato poi anche esso un simbolo della massoneria secolare) e che, questo strumento, aveva due pietre incastonate (due cristalli) in archi d’argento e fissate ad un pettorale, e che tale pettorale veniva a sua volta fissato al proprio corpo, per semplice similitudine mi sono ricordato della mia radio a galena.
Sia l’Urim e il Thummin che la radio a galena avevano due cose in comune: le pietre, cioè i cristalli, che fungevano da ricevitori e l’antenna.
Nelle apparecchiature senza alimentatori l’antenna svolge un ruolo fondamentale in quanto l’energia elettromagnetica, di cui la nostra atomosfera ne è piena, che serve per il buon funzionamento viene incamerata proprio attraverso l’antenna.
Nella radio a galena l’antenna era formata da un filo di rame che veniva fissato ad una massa come poteva essere un calorifero di ghisa. Mentre nell’Urim e il Thummin l’antenna era direttamente il corpo umano sul quale veniva fissato il pettorale. Il corpo umano si sa che è la migliore antenna che si possa avere.
Se l’antenna però non funziona bene non si capta alcun segnale.
Joseph Smith, infatti, quanto non era sereno non riusciva a tradurre perché la “sua cosiddetta antenna” era disturbata e il segnale non poteva essere puro.
Tutte queste cose mi hanno sempre incuriosito.
Recentemente mi sono molto soffermato su una scrittura che si trova in D&A 130:8-9 che dice:
“Il luogo dove risiede Dio è un grande Urim e Thummim. Questa terra…. Sarà resa simile ad un cristallo e sarà un Urim e Thummim per gli abitanti che vi abitano, …”
Come molti miei amici sanno io ho sempre avuto una grande ammirazione per il profeta Brigham Young in quanto era una persona che si esprimeva in maniera molto concreta ed essenziale, in sostanza non era un parolaio che fa di una pusillamine forma letteraria un contenuto per lo più inesistente. Era un personaggio molto pratico dove sia gli aspetti materiali e quelli spirituali stavano insieme in una unica verità.
Egli ebbe a dire con la chiarezza che lo distingue:
”Questa terra, quando sarà purificata e santificata, ossia resa celeste, diventerà come un mare di cristallo; guardando in essa sarà possibile conoscere le cose passate, presenti e future anche se nessuno, oltre agli esseri celesti, potrà avere questo privilegio. Essi guarderanno nella terra e le cose che essi desidereranno vedere saranno loro mostrate, proprio nello stesso modo in cui vediamo il nostro volto quando ci guardiamo in uno specchio”
E incredibile come il profeta Brigham Young abbia in un certo qual modo descritto uno schermo video molti anni prima della sua invenzione. Ma quello che è ancora più curioso che anche qui vengono evidenziati i cristalli… come ci sono nelle televisioni moderne.
La terra sarà un mare di cristallo che ci trasmetterà delle immagini.
Gli scienziati hanno già provato che pianeti di cristallo esistono. Hanno scoperto a 50 anni luce dalla terra, nella costellazione del Centauro, il più grande diamante di tutti i tempi nello spazio. Questo corpo celeste di cristallo è un pezzo di carbonio cristallizzato ed ha un diametro di circa 4000 chilometri; è stato chiamato Lucy. (Per una più dettagliata ed esaustiva descrizione di questi concetti leggere il capitolo “Uno stato geomultimediale” del libro “Il geocristianesimo” dello stesso autore).
Oggi dobbiamo fermarci solo a questi, per noi, strani accostamenti.
Non abbiamo altri elementi per andare oltre.
Una cosa però è certa: le sacre Scritture ci nascondono, e lo fanno a causa della nostra ignoranza, delle grandi verità che quando le conosceremo ci renderemo conto della loro semplicità.
Ma sarà per mezzo del potere di suggellamento che noi un giorno potremo far parte di quelle persone che potranno guardare in questo mare di cristallo e vedere il passato, il presente e il futuro… a reti unificate… quelle del Signore.
Mia madre mi ha insegnato indirettamente ad avere fede in un piccolo cristallo perché se non fosse stato per quella radio a galena che mi teneva impegnato seduto sotto il tavolo io oggi non sarei qui a scrivere questo libro. Infatti una grossa scheggia di una bomba trapassò la porta della cucina e mi passo fra i capelli andando a incastrarsi nel muro. Bastava solo che io avessi la testa più alzata di pochi millimetri per essere ucciso.
Il Signore mi insegna ad avere fede nel mare di cristallo del Regno Celeste e tutto ciò che esso rappresenta affinché un giorno noi possiamo vivere in esso con la nostra famiglia grazie al potere di suggellamento. L’unico grande potere esistente oggi sulla terra che ci permetterà di vivere uniti per l’eternità. Non più “fino a che morte non vi separi”.
Il mondo ha mai conosciuto un potere così grande come il “potere di suggellamento” che porta alla realizzazione delle famiglie eterne come ci promette il Vangelo di Gesù Cristo?
Nessun commento:
Posta un commento