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sabato 1 dicembre 2018

ALZIAMO L'ASTICELLA


In questi giorni stiamo assistendo alla malattia che la politica casalinga ci evidenzia e ci trasmette.
Ci sono politici che hanno come primo requisito la “trasmissione dell’odio”. Questa “trasmissione dell’odio” è purtroppo uno dei requisiti cui i cittadini rimangono sempre più influenzati e la loro capacità di discernimento diventa sempre più labile.
Se non faremo qualcosa, i nostri valori democratici diventeranno sempre di più dei disvalori che ci condurranno all’odio e all’intolleranza.
E’ questo che vogliamo?
Coloro che non aspirano a questa dissolvenza dovrebbero prendere provvedimenti:
ALZARE L’ASTICELLA DI VALUTAZIONE DEI CANDIDATI POLITICI affinché alle prossime elezioni si possa eleggere una classe politica degna della nostra dignità d’italiani.
Quando entriamo nella cabina elettorale portiamo con noi, oltre alla scheda e la matita per votare, anche una ferma domanda: “La persona che mi accingo a votare potrà un domani diventare un Presidente della nostra repubblica? Ha il potenziale di sapere unire il popolo?”
Se la vostra risposta è negativa non dategli il vostro voto.  Se la vostra valutazione porta a vedere in questa persona sentimenti di odio verso gli altri candidati o verso altre classi sociali non dategli il vostro voto.
Per crearvi una coscienza di valutazione, cioè una forma mentis, sulla capacità di non trasmettere odio da parte del politico fate queste considerazioni:
Conferireste la nomina a presidente della repubblica a Sergio Mattarella, o a Giuseppe Conte, o a Beppe Grillo, o a Matteo Salvini, o a Luigi di Maio, o a Alessandro Di Battista, o a Matteo Renzi, o a Roberto Gentiloni, o a Nicola Zingaretti?
Ho provato su di me questo esercizio e secondo il mio modo di vedere solo 4 o 5 politici di questo elenco, un domani, potrebbero aspirare a diventare presidenti della repubblica.
Solo in questo modo possiamo evitare che i nostri parlamenti diventino un covo di scriteriati pieni di odio politico che porta alla distruzione della nostra società e dei nostri valori.
Utopia? Forse si. Ricordiamoci però che il progresso passa per le idee che oggi possono sembrare utopia.

giovedì 8 febbraio 2018

QUALE COSTITUZIONE?

QUALE  COSTITUZIONE?

Io saprò per chi votare quando si presenterà un partito che metterà nel suo programma la reiscrizione della costituzione italiana che abbia come obiettivo la realizzazione di una democrazia sostanziale anziché formale come è invece oggi.

Per far comprendere questo concetto in breve farò solo due esempi significativi:

1) In Italia i corrotti e quelli che non pagano le tasse non sono quasi mai condannati in quanto formalmente le sentenze dei tribunali vengono si affermati “nel nome del popolo italiano” ma i giudici e i procuratori che si prestano a questa formalità… non sono eletti dal popolo! Pertanto parlano solo nel nome della giustizia che senza l’orientamento del popolo diventa la giustizia dei poteri forti di cui la magistratura è molto spesso referente.

2) Il ministro dell’economia è nominato dal Presidente della repubblica il quale non è eletto dal popolo ma dal parlamento dei politici. E anche questa nomina viene fatta nel nome del popolo italiano pertanto è una democrazia formale e non sostanziale. E molto spesso il ministro dell’economia nominato fa parte della massoneria finanziaria come è a volte il presidente della repubblica (vedi il massone Napoletano che ha nominato il massone Padovan), di cui fanno parte il presidente della banca europea e tutti gli altri dirigenti delle banche italiane.
E’ così che si nominano le persone di potere che invece dovrebbero essere nominati dal popolo italiano se la democrazia fosse sostanziale.

La costituzione che servirebbe in Italia, secondo me dovrebbe essere simile a quella americana di cui Joseph Smith l’ha definita ispirata da Dio.

La giustizia americana funziona bene perché chi contribuisce fattivamente al giudizio negli stati federati è stato veramente delegato dal popolo. In ogni Contea siede un Procuratore Distrettuale, che è eletto direttamente dalla popolazione della Contea  per quattro anni. Egli ha la responsabilità di svolgere le indagini, decidere circa l'esercizio dell'azione, portare in giudizio le prove e sostenere l'accusa. Se dopo quattro anni non ha lavorato bene viene mandato a casa.

Tutti i politici che noi voteremo a queste elezioni non potranno agire come vorrebbe il popolo italiano ma saranno dei referenti della massoneria finanziaria e i procuratori non porteranno a condanna i corrotti e gli evasori in quanto essi non devono rispondere al popolo e in più lo potranno essere a vita e con lauti stipendi!!
Viva l’Italia dei Padroni!!

I padri costituenti della costituzione italiana ci hanno fatto credere per  70 anni che la nostra costituzione è la migliore del mondo!!
Ogni cittadino che ha una cultura profondamente democratica e liberà da questa forzatura non vuole dei padroni ma persone delegate a portare avanti gli interessi del popolo.
Eppure essi avevano un valido esempio, dai padri costituenti americani invitato a collaborare, a cui riferirsi: il toscano Filippo Mazzei (American patriot) che collaborò alla stesura della costituzione americana in maniera incisiva. Egli affermava:

“C’è qualcosa di veramente magico in quel vocabolo rappresentanza. E’ servito finora ammirevolmente ad accecare la maggior parte del popolo, per tenerlo nella più imperfetta ignoranza dei propri diritti e a fargli credere di essere libero, mentre la sola meschina porzione di libertà da esso goduta è stata quella di scegliersi i padroni”.

Questo Filippo Mazzei era un personaggio troppo scomodo e infatti nelle scuole italiane non se ne parla mai (censura), ma il popolo americano lo conosce molto bene.


E noi dopo 70 anni, per ignoranza o fedeltà, continuiamo a tenerci questo monumento alla formalità. Abbiamo però realizzato il paese più corrotto d’Europa con un progresso economico insignificante.

Se fossi più giovane fonderei un partito per promuovere una costituzione al fine di dare una democrazia sostanziale al popolo italiano. Ma sono un po’ vecchio per queste battaglie. Ma se ci fosse una persona più giovane (un mormone capace) che vuole cimentarsi in questo progetto politico io ci sono. Intanto cari italiani accontentatevi di quello che passa il convento ma sappiate che non cambierà niente, in peggio si, pertanto mettete la croce dove volete.
Vi viene detto che dovete votare persone oneste… a trovarle. 
Ma è il progetto costituzionale italiano che non funziona!!!

Piero Durazzani

domenica 18 gennaio 2015

LETTERA AD UN AMICO SULL'ISLAM

Carissimo Giovanni
ho letto con molta attenzione il tuo articolo sull’Islam.
Ci sono molte cose interessanti che tu evidenzi nella tua analisi e sono da me in parte condivisibili. Io desidero qui evidenziare però alcune cose fondamentali:
Le religioni, di solito, non sono ne cattive ne buone. I risultati derivanti dalla messa in pratica della propria religione nella vita quotidiana dipendono solo da due fattori: sensibilità verso il prossimo e/o livello culturale dei relativi fedeli.
Io ho vissuto per circa un anno prevalentemente a Instambul lavorando come consulente dell’innovazione prodotti. In tutto questo periodo ho interagito con persone di fede musulmana ma di alto livello culturale (ingegneri, dottori, ecc). Ebbene posso testimoniare che ho difficoltà a trovare persone che hanno un concetto della famiglia molto elevato come loro, non sono fanatici, non sono estremisti e hanno una cultura civica che a noi italiani molto spesso manca. Trattano molto bene le loro mogli, meglio di noi italiani, e hanno uno spiccato senso dell’onesta, non cercano e non chiedono tangenti per i loro servizi. Alcune di queste persone sono venute a trovarmi a casa mia con le loro famiglie al che mia moglie ha poi esclamato: “che belle famiglie!”
Quando io parlo di persone colte non intendo una cultura tecnicistica ma una cultura basata sui valori che per noi italiani derivano dall’umanesimo che afferma la dignità degli esseri umani. E a conseguenza di questa esaltazione dell'uomo sono poi sorti due movimenti culturali cioè quelli che distinguono l'essere umano dalle bestie: i Sentimenti che poi diedero la base di sviluppo al Romanticismo e la Ragione sulla quale sorse invece l'Illuminismo.
Fare interventi che controllino il cattivo utilizzo della religione musulmana può essere utile in questa fase dove il terrorismo la fa da padrone ma non risolverà il problema alla radice in quanto la causa di questi avvenimenti tragici deriva prima di tutto dall’aspetto culturale.
Io ritengo invece che l’intervento che la comunità europea dovrebbe fare è quello di investire MOLTI SOLDI nell’educazione ed acculturamento dei giovani musulmani. Lo potrebbe fare organizzando scuole specifiche in lingua inglese, francese o italiano, dove poter accogliere i giovani
dai paesi islamici dando loro una borsa di studio per vivere e studiare in Italia, o in altri paesi europei, affinché si crei anche un dialogo a loro utile sulla realtà della cultura occidentale. Acculturare e formare in Italia un GRAN NUMERO di giovani arabi porterebbe un vento di rinnovamento mentale e culturale che poi influirebbe sul comportamento delle future classi dirigenti dei paesi arabi.
Solo con la scuola si può incidere sul futuro di un popolo.
Non è pensabile che un controllo, per lo più coercitivo, possa cambiare i loro sentimenti basati sull’odio e la strumentalizzazione del Corano.
Non è neanche pensabile inneggiare alla libertà di stampa per dare sostegno a coloro che offendono pesantemente la religione altrui. Si alla satira ma quella fatta senza offendere come c’è negli Stati Uniti. I paesi europei dovrebbero adottare l’articolo della costituzione Americana che vieta di offendere le religioni. Questo non sarebbe buonismo ma buon senso che a volte noi occidentali dimentichiamo perché “ci sentiamo superiori” e coniughiamo inconsapevolmente la parola libertà con la parola ottusità.
Essere liberi vuol dire prima di tutto essere liberi dai condizionamenti che derivano dal nostro ego. Va molto bene il simbolo della matita… ma se essa è abbinata al rispetto reciproco può veramente essere un simbolo di dialogo e crescita.
Non si devono fare nuove leggi contro le religioni, in Italia ce ne è anche troppe in questo campo. Se fosse per me eliminerei ogni legge che pretende di controllare i sentimenti spirituali delle persone. Anche qui prenderei esempio dagli Stati Uniti dove la loro costituzione vieta di legiferare nel campo religioso. Se comprendiamo questi semplici concetti del vivere civile e spirituale saremo allora in grado di asportare alla radice il terrorismo investendo in cultura verso quelle masse di giovani che ne hanno invece una forte necessità se non vogliono finire la loro vita imbracciando un Kalashnikov. Ora va di moda il motto “Je suis Charlie”. Io ritengo che questo non deve essere il nostro riferimento culturale per arginare il fanatismo religioso in quanto quella rivista era principalmente un monumento all’intolleranza, al razzismo e all’arroganza coloniale. Il motto giusto potrebbe essere invece: “ Je ne suis pas Charlie. Je suis Thomas! ”.
ll pensiero di Thomas Jefferson fu fortemente influenzato dall'illuminismo. Fu un convinto sostenitore di un'America libera, composta da agricoltori liberi, fatto che lo spinse ad impegnarsi affinché ogni cittadino americano potesse acquisire un pezzo di terreno e fu anche un convinto sostenitore del libero mercato. Thomas Jefferson varò una legge che proibiva l'importazione degli schiavi e fu anche uno dei principali sostenitori del pensiero democratico e del riconoscimento dei diritti umani e un grande fautore di uno Stato laico nei confronti della religione e del rapporto tra chiesa e stato. Thomas Jefferson, sostenne in una lettera pubblica che nessun uomo deve rendere conto ad altri per la sua fede e per le sue convinzioni religiose.
Tutti questi flash su Thomas oggi servirebbero molto ai paesi musulmani. Con questi principi I paesi arabi diventerebbero degli stati laici e renderebbero liberi i pensieri spirituali delle persone.
Non ci sarebbero più guerre di religione ma ci sarebbe un popolo maturo e consapevole delle altrui libertà: niente guerra agli infedeli.
Il simbolo giusto per un giovane musulmano dovrebbe essere una matita con dei libri.
Un cordiale saluto Piero Durazzani

martedì 13 maggio 2014

"NATIONAL DESERET NEW": UNA TESTATA DI VALORI CHE UNISCONO

Il Deseret News (testata mormone) lancia in Usa un sito nazionale, ‘’aprendo’’ a tutti gli uomini di fede


Il mercato della fede negli Usa è in crescita e il Deseret New, testata e gruppo che dal 1850 fanno capo alla ‘’Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni’’, la corrente maggioritaria dei Mormoni, lancia un sito web, National Deseret News,  che si rivolge, senza alcuna preclusione religiosa, a tutti coloro che credono nei valori della famiglia e della fede.

Una grossa operazione editoriale che spiega come il sito presenti servizi di ampio respiro in cui, appunto, non c’ è nessun riferimento esplicito al mormonismo.
E’ una linea pensata, spiega Clark Gilbert, amministratore delegato di  Deseret News e di Deseret Digital Media. “National Deseret News si rivolge in maniera diretta a tutti i credenti di questo paese, qualsiasi sia la loro fede’’.

Il 56% degli americani sono “credenti che apprezzano la fede, la famiglia, la cura per gli altri, e condividono  la preoccupazione per il declino dei valori morali”, secondo uno studio fatto dalla società. E’ questo il pubblico su cui punta Deseret News, articolando la sua copertura, sia a livello nazionale che locale, su sei argomenti chiave: famiglia, fede, educazione, assistenza ai poveri, valori nei mezzi di comunicazione e responsabilità finanziaria .
“Abbiamo sentito un sacco di gente che dice , ‘ Abbiamo letto il New York Times e guardiamo Sean Hannity , ma non ci piacciono’” ha detto Gilbert a NiemanLab per spiegare come è nato l’approccio alla testata nazionale. 
“Dicono: ‘ammiriamo il rigore del New York Times, ma non vediamo nessuno dei nostri valori riflesso in quella testata’’.


Tenendosi lontano da una attenzione esplicita alla propria religione, Deseret News spera di creare un’ ampia fascia di lettori. Un pubblico vasto che ora è frammentato, spiega Gilbert. ‘’I mormoni leggono contenuti mormoni, i cattolici quelli cattolici, i battisti quelli battisti”. E a questo punto diventa un fatto naturale cercare di fare qualcosa che possa unificare a livello nazionale... e non solo, in quanto sarebbe utile anche in Italia una testata di questo tipo perchè i "marchi" religiosi ne limitano fortemente il dialogo e la divulgazione dei relativi valori della famiglia.

mercoledì 9 aprile 2014

ABSTRACT DEI LIBRI DEL CRISTIANESIMO INNOVATO


"LA RIVELAZIONE QUANTISTICA"

    La scienza oggi ci dice che è possibile riprodurre istantaneamente quello che accade qui, anche molto lontano da noi, addirittura fuori dal nostro universo.

   La “fisica dei quanti” conferma quest’affermazione, già ipotizzata per la prima volta da Einstein.

   Questo è il frutto di una scoperta matematica che rafforza la nostra fede nel potere trascendentale che esiste nell’universo.

   La “fisica dei quanti”, con le sue prove di laboratorio, rafforza anche la credibilità nel profeta Joseph Smith e nella sua comunicazione diretta con Dio.

   Questo profeta è stato l’uomo più “entangled” della storia dell’umanità: egli ha persino anticipato Einstein nel sostenere che l’energia è materia.

   Oggi l’uomo scientifico, con le sue scoperte, inconsapevolmente si sta sempre di più avvicinando a Dio, a quel Dio della cristianità innovata descritto dal profeta Joseph Smith della cui alta definizione profetica questo libro parla.

   Dio ha sempre comunicato con l’uomo tramite la rivelazione: la Sua “comunicazione” sta cambiando il mondo cristiano in una globalizzazione della verità dottrinale e scientifica, calata con coerenza e chiarezza in tutti gli aspetti della vita.

   Joseph Smith ha dato una “nuova” visione della salvezza dei vivi e dei morti, quella salvezza già insegnata, peraltro, da Gesù Cristo durante il Suo ministero terreno, ed ora restaurata.

   Egli è il profeta che con le sue rivelazioni ha dimostrato indirettamente che tutte le religioni che si rifanno all’Antico Testamento hanno una radice “cristiana”.

   Il Cristianesimo innovato è la rivelazione che Dio ha dato all’uomo per l’ultima dispensazione: la settima.

   Secondo i profeti biblici, questa dispensazione doveva ristabilire tutte le cose, doveva cioè restaurare l’originaria integrità della predicazione del Vangelo, tanto nella sostanza quanto nella forma, sulla base della chiarezza e della coerenza profetica. Questo è avvenuto ed io ne porto una personale testimonianza che deriva dalle mie ricerche ma, soprattutto, dall'aver provato su di me la rivelazione quantistica dello spirito.


"I FOLLOWERS"


   Molte persone vivono meccanicamente: i loro pensieri sono stantii, non esaminano le giuste motivazioni e reagiscono in modo automatico e banale agli eventi.

   Raramente guardano alle cose con occhi nuovi e raramente coltivano nuovi pensieri.

   La consapevolezza delle nostre convinzioni da energia, mentre la sua assenza produce noia e fiacchezza. Vivere consapevolmente nel mormonismo è liberatorio e fonte di potere.

Per dare una sintetica testimonianza della mia vita ho preso a prestito la famosa affermazione di Tolstoj che dice:

   “Quando penso alla vita passata, quella vissuta senza la testimonianza in Gesù Cristo, mi sembra di avere dormito mentre credevo di essere sveglio e pertanto allora non vedevo quello che vedo oggi.”

   La mia testimonianza mi ha aperto una conoscenza e una conseguente implementazione continuamente amplificabile come un flusso che esce da un imbuto rovesciato.

   Il mio desiderio di amplificare questa conoscenza nasce dalle criticità apparenti di certi avvenimenti a cui non riesci a dare subito una spiegazione. Possono essere avvenimenti di natura evangelica, scientifica, politica, storica, ecc.. Il desiderio di indagine in me si fa allora intenso ed approfondito fino a trovare quella spiegazione che rafforza, in ultima analisi, la mia testimonianza nei valori che ho incontrato ed accettato al momento della mia conversione.

   Mi conforta pensare che tantissime altre persone, un bel giorno della loro vita, hanno ricevuto il battesimo di fuoco come ho ricevuto io e similmente al centurione Cornelio descritto nel Nuovo Testamento (Atti 10).

   Penso però che molti di loro, a fronte di nuove argomentazioni, non hanno avuto la costanza di ricercare ulteriori conferme in una conoscenza sempre più allargabile ma strettamente legata ai valori del Vangelo restaurato. Essi in un momento di debolezza spirituale, si sono lasciati prendere da argomentazioni frammentarie e scandalistiche che li hanno indotti a deviare dalla verità difficoltosamente trovata. Essi sono rimasti genericamente dei membri della Chiesa non riuscendo a diventare dei veri “followers” (quelli che seguono).

   Nelle epoche passate, si viveva in società in cui non era necessario scegliere, perché tutto era già prestabilito dagli usi e dalle tradizioni, ovvero da quelli che erano vissuti prima di noi.

   Oggi siamo continuamente esposti a un gran numero senza precedenti di informazioni e di possibilità di scelta. Siamo rimasti soli in balia delle nostre risorse personali e a proteggersi sembra che ci sia solo la nostra chiarezza di pensiero.

   Non è così, e chi ha ricevuto il battesimo di fuoco lo sa benissimo, esiste la compagnia del consolatore che il Signore promise:

“E io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro Consolatore, perché stia con voi in perpetuo, lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perché dimora con voi, e sarà in voi.” (Giovanni 14:16-17).

   In questo mio libro ho approcciato una serie di avvenimenti che, come mormoni, ci riguardano e ci conducono verso un potere in crescita che ci accompagnerà in questo mondo e infine verso la seconda venuta di Gesù Cristo.

   Il potere utile che il mormonismo predilige è quello che gestisce le situazioni del vivere quotidiano dallo scandire dei principi dell’amore, contrapponendosi a quello negativo della manipolazione umana che tende invece al controllo del potere stesso e al suo attaccamento.

   Quando si tratta di raggiungere obiettivi elevati della nostra esistenza non è possibile pensare di realizzarli senza un giusto ed equilibrato potere e tanto meno col farsi usare da esso. La gestione di questo potere richiede una esaustiva consapevolezza e chiarezza mentale che possiamo acquisirla tramite la parola rivelata di cui il mormonismo ha quella restaurata e originale del nostro Salvatore.

   Questo libro nasce anche dal desiderio di condividere le mie ricerche sia con coloro che hanno ricevuto il battesimo di fuoco e anche con coloro che ancora non l’ hanno ricevuto ma, che comunque, sono interessati ad approfondire la storia e il peso della positività del potere del mormonismo nella società secolare e in quella spirituale.

   In alcuni capitoli ho inserito anche spezzoni autobiografici scevri da pregiudizi politici al fine di rendere intensa e umanamente realistica la mia testimonianza sugli argomenti trattati.


"SIMBIOSI"

   L’evoluzione della nostra conoscenza scientifica ci rende sempre più consapevoli di ipotesi conoscitive che rendono il nostro intelletto più aperto ad analizzare teorie e principi che ci coinvolgono anche in tentativi di spiegazioni, forse considerate azzardate per chi fa dello scetticismo il punto d’appoggio della sua staticità mentale, ma comunque questo modo di procedere ci aiuta ad approfondire sempre di più la nostra ricerca.
   I fisici oggi sono sicuri di riprendere la ricerca di Einstein sull’unificazione, cioè la formulazione di una legge che descriva ogni cosa dell’universo attraverso un'unica equazione: l’equazione master.

   Gli scienziati pensano che l’equazione unica esista, in quanto negli ultimi due secoli le varie teorie dell’universo stanno puntando tutte in un’unica direzione, tutte convergono infatti su questa idea del “tutto”.

   L’unificazione è il nodo cruciale, il traguardo da raggiungere. Lo scopo ultimo della fisica fondamentale è quello di ridurre i fenomeni complessi nel minor numero di principi.

   Le grandi teorie della fisica sono accomunate dal tentativo di abbracciare un’enorme varietà di fenomeni apparentemente diversi e l’idea di unificarne la loro ricerca è connaturata al progresso della fisica stessa.

Ma da questo processo di ricerca può la fede starne fuori?

Questo libro è stato scritto per dimostrare, con argomentazioni scientifiche e spirituali, che il tutto deve e può abbracciare la "materia" e lo "spirito" in quanto non potrebbe esistere il tutto se noi ne escludiamo una parte.

Il Profeta Joseph Smith sosteneva che "Lo spirito è materia, ma più fine o pura dell'elemento o materia fisica". Con questa affermazione, se la facciamo nostra, noi non possiamo dividere il creato e pertanto ci deve essere qualcosa che collega "il tutto".


"DAL VINO TOSCANO AL LAICISMO INNOVATO"

   Eravamo nell’Agosto del 1977, quando andai ad Abano (località termale del Nord Italia) ad ascoltare un intervento dell’allora Presidente della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, impropriamente nota come chiesa mormone.

   Spencer W. Kimball aveva allora 83 anni. Fui colpito in maniera indelebile da una frase che egli disse nel suo intervento diretto a coloro che non facevano parte della sua Chiesa: “Se siete dei bravi cattolici rimanete pure dei bravi cattolici ….ma…. se volete qualcosa di più …. venite e vedrete”.

   Da allora “quel qualcosa di più” mi ha sempre fatto riflettere e incuriosire.

È grazie a questa curiosità, che fui stimolato e indotto ad indagare sulla dottrina dei mormoni e ad entrare a far parte della loro Chiesa nel novembre del 1978.

   Da allora ho appreso cose di cui la mia cultura di italiano, un miscuglio di conoscenze fra cattolicesimo, ateismo e ideologie, non conosceva. Ho appreso meraviglie su meraviglie. Ho appreso il perché della mia esistenza ma, soprattutto, ho capito che quello che questa Chiesa mi dava, non era una nuova religione, ma era uno “stile di vita” che tende a rafforzare le persone, la famiglia e la società.

   Ho capito che tutte le religioni sono fondate dagli uomini, esse sono filosofie degli uomini, mentre lo “stile di vita” che Dio ci insegna serve agli uomini per conoscere la gioia in questo mondo e nel mondo a venire. Pertanto, la dottrina di questa Chiesa non è fine a sé stessa, ma è un mezzo che Dio ci ha dato per poter aggiungere intelligenza su intelligenza e diventare sempre più simili a Lui. Non a caso i mormoni dicono che “la gloria di Dio è l’intelligenza”. E’ solo per mezzo di un giusto ed efficace “stile di vita” che questo processo può realizzarsi.

   Oggi so cosa voleva dire il profeta Kimball con la frase “quel qualcosa di più”. Detto secondo la mia cultura professionale, quella cioè di una persona che, per ben 45 anni, ha fatto l’innovatore di prodotti industriali, vuol dire semplicemente: “valore aggiunto”.

   Il valore aggiunto, nei prodotti industriali, è quel vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza per cui i prodotti vengono più facilmente venduti, il che permette di realizzare dei profitti più elevati.

   Il valore aggiunto del mormonismo è un valore che rende il cristianesimo un cristianesimo innovato, tale da realizzare una società dagli alti valori, più libera, più prospera ed acculturata.

   Questo libro si prefigge di dare al lettore alcuni flash su un popolo che ha assunto, come stile di vita, la messa in pratica di un Cristianesimo innovato, che riparte dall’origine degli insegnamenti di Gesù.

   Questo valore aggiunto è la risposta ad una parte della società sempre più filosofica, ateo-dogmatica e contraddittoria dei nostri tempi.

   L’insegnamento di Gesù Cristo è invece semplice e chiaro. Egli è risorto per dare un messaggio di vita, di libertà e di gioia:

“Io sono la via, la verità e la vita”.

   Le religioni inoltre, a volte, esasperano il concetto del giudizio divino facendo sorgere nelle persone un sentimento di paura che condiziona il loro potenziale.

   Quando ad esse si configura una verità edificante, una verità che è complessiva di un messaggio divino che integra come tali i messaggi del progresso scientifico, facendo dello stile di vita di cui è portatrice un modo di essere e di diventare, ecco allora, che il timore lascia lo spazio ad una consapevolezza che guida l’individuo verso una vita ad esuberanza che non pone limiti al progresso.

In questo contesto, Gesù Cristo non è più visto come un simbolo di morte e di sacrificio, ma diviene prima di tutto un simbolo di resurrezione e di esaltazione, dove la nostra visione della vita si manifesta con la famiglia, con la società e con il lavoro.

   La “dottrina”, se così vogliamo chiamare gli insegnamenti del Vangelo che Gesù Cristo ci ha insegnato, è il mezzo per raggiungere il più alto livello di progresso, al fine di diventare persone complete, attraverso uno stile di vita che ne esalti tutti quei valori che tendono alla gioia e alla speranza dell’uomo.

   Questo libro vuole evidenziare che il laicismo è un valore che si acquisisce solo in una società dove la libertà religiosa è sostanziale e non solo formale.

   Laico è colui che rispetta tutte le culture religiose compresa la “religione atea”, e le pone sullo stesso piano senza privilegi per alcuna e senza confondere laicismo con ateismo.

   E’ veramente laico l’uomo politico che gestisce il potere istituzionale nel completo rispetto di tutte le culture delle quali i cittadini di quello stato sono e desiderano essere portatori con pari dignità, senza fare pre-selezioni costituzionali.

   E’ veramente laico l’uomo politico che non ha tentazioni di integrazione culturale e pertanto non tende ad annichilire qualche cultura che a lui non piace. Agisce invece per facilitare, attraverso la promozione della libertà di espressione religiosa, la divulgazione delle peculiarità delle culture altrui, al fine di abbatterne i pregiudizi insiti in una società educata in un ambiente di monocultura.

   Questo libro non segue un filo conduttore preciso, i vari capitoli tendono ad essere indipendenti fra loro, esso vuole solo evidenziare i frutti che la libertà religiosa può apportare nel ricercare quei valori nei quali ogni persona è libera di individuare, scegliere e crederci.


"PRECONDIZIONI ORBITANTI PER LA VITA"

La vita sulla terra non è nata per caso. Perché si realizzasse occorrevano alcune condizioni ambientali favorevoli che sono legate alla dinamica orbitante di tutto ciò che si muove nell'universo. La nostra collocazione nell'universo è legata a questa esigenza fondamentale delle precondizioni che soltanto la dinamica orbitante dei pianeti può realizzare.
L'uomo e la sua evoluzione ambientale e spirituale è il risultato di un progetto che definirei di "ingegneria celeste" in quanto tutte le precondizioni alla vita e al suo sviluppo sono legate da leggi fisiche e spirituali che ne determinano il progresso sia fisico che comportamentale. La descrizione che ne viene fatta in questo libro rifugge da qualsiasi stereotopico tradizionale e ne evidenzia lo stretto legame e coerenza scientifica con quanto affermato dalla parola rivelata che le Sacre Scritture ci tramandano.
La lettura di questo libro potrà liberare la mente da convinzioni che le tradizioni culturali ci hanno inculcato portandoci a credere a "verità improprie". La mente si aprirà a conoscenze mai considerate prima e che condurrà il lettore in una verità che era stata profetizzata dalla Sacra Bibbia ma poco creduta. Questa verità è stata ristabilita da circa duecento anni cioè nei "tempi della restaurazione di tutte le cose" (Atti 3:21) grazie a tanti interventi celesti che il mondo sta vivendo nella più assoluta indifferenza in quanto culturalmente inconsapevole.


"LE VIE DEL MARE CONDUCONO VERSO IL CIELO"

  In questo libro sono state riportati tutti gli avvenimenti nautici descritti nella voluminosa opera master "Il geocristianesimo" di Piero Durazzani e desunta dalle Sacre scritture. Il Signore ha usato molto la nautica per diffondere il Vangelo.

 L’acqua è l’elemento primario su cui il Signore ha basato gran parte della storia del cristianesimo pertanto descrivo storicamente e scientificamente in modo innovativo, navi (sommergibili, arca ecologica, ecc.) e rotte dei vari trasferimenti dei popoli e personaggi coinvolti.

   Nelle Sacre Scritture ci sono diverse descrizioni di profeti a cui Dio ha chiesto di costruire delle navi. La descrizione che in esse si fa dei progetti di queste navi ispirati da Dio è estremamente sintetica e il lettore superficiale può essere portato a vedere, in questi resoconti, delle incongruenze tecniche e ambientali tali da suscitare a volte ilarità.

   Al lettore che, con sincerità d’animo, desideri invece analizzare e comprendere queste descrizioni di tecnica nautica e di coerente realtà ambientale, senza lasciare spazio a pregiudizi che possano ostacolare il proprio processo di apprendimento conoscitivo e spirituale, è necessario prima di tutto avere od acquisire, attraverso la lettura di questo libro, un po’ di scienza e un pò di cognizioni nautiche che può trovare nella sezione “Appendice”.

   Chi avrà la pazienza di leggere interamente questo libro si renderà conto che la descrizione tecnica che i profeti fanno di queste navi porta a concludere che, per quei tempi, la loro ideazione era veramente un fatto tecnologicamente innovativo e molto funzionale. Queste navi potevano benissimo rispondere agli scopi per cui il Signore aveva comandato che fossero costruite. E’ importante considerare, inoltre, che fino a circa 180 anni fa, il mondo non aveva le Sacre Scritture del Cristianesimo innovato: oggi, invece, ciascuno ha la possibilità di approfondire con maggiori dettagli anche la tecnica adottata per la costruzione dell’Arca di Noè.

   Queste ulteriori conoscenze ci pervengono non solo dalle descrizioni esclusivamente tecniche dei progetti di altre imbarcazioni, bensì anche dalla conoscenza degli insegnamenti originali ripristinati dal Cristianesimo innovato.

   L’aver fatto chiarezza, da parte del Cristianesimo innovato, su aspetti dottrinali che durante gli ultimi 1700 anni, avevano portato l’uomo ad avere del cristianesimo una conoscenza confusa, pone in una nuova luce anche tutto il contesto tecnico ed ambientale relativo alla costruzione dell’Arca di Noè.

   Questo libro, in ultima analisi, vuole dare un contributo ad una realtà che nessuno può disconoscere e cioè che Dio, in quanto tale, non poteva dare che indicazioni di progettazione e di tecnica costruttiva tecnicamente veritiere e superiori al livello tecnologico e ambientale di quei tempi.



martedì 5 febbraio 2013

L'OBBEDIENZA E' IL PREZZO DELLA LIBERTA'



Nonostante la sua inclinazione per la delega, Henry Eyring, il padre del secondo consigliere della prima presidenza della Chiesa (1), quando lavorava per una scuola di specializzazione, prese le sue responsabilità amministrative proprio sul serio e fedelmente ha partecipato alle riunioni del comitato amministrativo.
Anche la strategia amministrativa della scuola era stata pensata da Henry. Egli attrasse le persone e il denaro, e lui stabilì gli standard di lavoro, che hanno sollevato la scuola  portandola alla ribalta nazionale.
Per Henry, era una questione di principio, più che di dovere, partecipare alle riunioni e di svolgere le altre mansioni dalle quali egli invece avrebbe potuto facilmente sottrarsi. "Obbedienza", diceva spesso, "è il prezzo della libertà".
A titolo di esempio, ha affermato che la sua ragione per insegnare in più di un incarico completo di classi all'anno era che questo lo ha liberato dalla preoccupazione di mantenere almeno un requisito minimo di insegnamento. Il superamento di questo minimo, il suo ragionamento, lo lasciò senza problemi e preoccupazioni e così fu in grado di pensare ad altre cose.
La fede di Henry in obbedienza era radicata nel principio stesso del libero arbitrio che ha ispirato il suo amore per la libertà. Vide l'obbedienza come fonte di libertà: l'obbedienza ai principi evangelici può fare un uomo padrone di se stesso, e quindi del proprio destino, non ci può essere più libertà di questa.
Niente di importante è stato mai compiuto dall'uomo se non con l'obbedienza al principio corretto. L'obbedienza è il prezzo della libertà.

Con convinzione profonda, Henry citava spesso Joseph Smith per mostrare questo legame tra obbedienza e libertà:

“Voglio ricordare una frase che il profeta Joseph Smith fece e che la gente a volte dimentica: ogni bene che si ottiene in questa vita si basa su una legge. Se volete un pò di benedizioni, il Signore ha organizzato questo mondo in modo molto preciso, in modo che si ottiene la benedizione solo se si lavora per questo.”

In Dottrine e Alleanze si legge:

“Vi è una legge irrevocabilmente decretata nei cieli, prima della fondazione di questo mondo, sulla quale si basano tutte le benedizioni. E quando otteniamo una qualche benedizione da Dio, è mediante l’obbedienza a quella legge su cui essa è basata.” (D&A 130:20-21)

Henry ha insegnato che il binomio libertà-obbedienza da la risposta, non solo nella vita degli individui, ma anche per il destino delle nazioni.
Egli ha detto:
“Letteralmente non c’è fine alle verità scientifica e alle scoperte. Ma, purtroppo, il possesso di loro non risolve i nostri problemi. Noi non osiamo rallentare il nostro passo fino a quando un nuovo ordine mondiale in qualche modo realizzi, riconosca e conservi i diritti dell'anima individuale. Il mondo è veramente circondato da Armageddon. Solo se l'uomo riconosce il dilemma e matura spiritualmente possiamo evitare il disastro. Questo è stato a lungo predetto nelle Scritture. Ora anche i ciechi possono vederlo.
Ma non è il momento per la disperazione. È la nostra grande occasione. Se noi ed altri continuano senza esitare alla ricerca della verità in tutti i campi e vivere come insegna il Vangelo, il tempo minaccioso come il futuro sembra, noi possiamo superare la tempesta. Tuttavia, solo la nostra parte migliore è abbastanza buona.”

Come ha suggerito in questi passaggi, Henry è stato un patriota, riconoscente per le benedizioni dello Stato di diritto esistenti negli Stati Uniti d'America. Il suo profondo impegno per la legge di questa terra deriva in gran parte dall'aver visto la cruda realtà del diritto in Messico dove lui è nato
Del fatto che è stato costretto ad abbandonare la sua casa in Messico e tutto ciò che possedeva e dopo essersi stabilito negli USA, ha detto:

"Ho imparato i vantaggi di un governo stabile. La base stessa della civiltà è a norma di legge. Quando gli uomini iniziano a raccogliere e scegliere quale legge costituzionale si annulla, la scelta di anarchia è proprio dietro l'angolo. Ogni persona pensante deve onorare e sostenere la legge costituzionale. In questo grande paese una procedura regolare è prevista per la modifica di una legge impopolare. Nel procedere in qualsiasi altro modo può portare la giustizia nazionale al disastro."

In conclusione per Henry Eyring l’obbedienza alle leggi divine e dello stato di diritto portano alla libertà interiore e fisica. L’obbedienza è il prezzo che dobbiamo pagare.

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Note:
(1) Henry Eyring nato il 20 Febbraio 1901 nella Colonia di Juarez, Chihuahua, Messico. Ha conseguito un master  in Ingegneria della Metallurgia all’Università dell’Arizzona e ha poi conseguito il dottorato in Chimica all’Università di California. Dal 1962 al 1968 è stato membro della National Science Board (nominato dal Prsidente John F. Kennedy). Nel 1965 è stato presidente dell’American Association for the Advancement of Science dove riceve la Medaglia Nazionale della Scienza. Muore il 26 Dicembre 1981 a Salt Lake City.

Il contenuto di questo articolo è stato tratto dal libro di Henry J. Eyring "MORMON SCIENTIST"