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martedì 5 febbraio 2013

L'OBBEDIENZA E' IL PREZZO DELLA LIBERTA'



Nonostante la sua inclinazione per la delega, Henry Eyring, il padre del secondo consigliere della prima presidenza della Chiesa (1), quando lavorava per una scuola di specializzazione, prese le sue responsabilità amministrative proprio sul serio e fedelmente ha partecipato alle riunioni del comitato amministrativo.
Anche la strategia amministrativa della scuola era stata pensata da Henry. Egli attrasse le persone e il denaro, e lui stabilì gli standard di lavoro, che hanno sollevato la scuola  portandola alla ribalta nazionale.
Per Henry, era una questione di principio, più che di dovere, partecipare alle riunioni e di svolgere le altre mansioni dalle quali egli invece avrebbe potuto facilmente sottrarsi. "Obbedienza", diceva spesso, "è il prezzo della libertà".
A titolo di esempio, ha affermato che la sua ragione per insegnare in più di un incarico completo di classi all'anno era che questo lo ha liberato dalla preoccupazione di mantenere almeno un requisito minimo di insegnamento. Il superamento di questo minimo, il suo ragionamento, lo lasciò senza problemi e preoccupazioni e così fu in grado di pensare ad altre cose.
La fede di Henry in obbedienza era radicata nel principio stesso del libero arbitrio che ha ispirato il suo amore per la libertà. Vide l'obbedienza come fonte di libertà: l'obbedienza ai principi evangelici può fare un uomo padrone di se stesso, e quindi del proprio destino, non ci può essere più libertà di questa.
Niente di importante è stato mai compiuto dall'uomo se non con l'obbedienza al principio corretto. L'obbedienza è il prezzo della libertà.

Con convinzione profonda, Henry citava spesso Joseph Smith per mostrare questo legame tra obbedienza e libertà:

“Voglio ricordare una frase che il profeta Joseph Smith fece e che la gente a volte dimentica: ogni bene che si ottiene in questa vita si basa su una legge. Se volete un pò di benedizioni, il Signore ha organizzato questo mondo in modo molto preciso, in modo che si ottiene la benedizione solo se si lavora per questo.”

In Dottrine e Alleanze si legge:

“Vi è una legge irrevocabilmente decretata nei cieli, prima della fondazione di questo mondo, sulla quale si basano tutte le benedizioni. E quando otteniamo una qualche benedizione da Dio, è mediante l’obbedienza a quella legge su cui essa è basata.” (D&A 130:20-21)

Henry ha insegnato che il binomio libertà-obbedienza da la risposta, non solo nella vita degli individui, ma anche per il destino delle nazioni.
Egli ha detto:
“Letteralmente non c’è fine alle verità scientifica e alle scoperte. Ma, purtroppo, il possesso di loro non risolve i nostri problemi. Noi non osiamo rallentare il nostro passo fino a quando un nuovo ordine mondiale in qualche modo realizzi, riconosca e conservi i diritti dell'anima individuale. Il mondo è veramente circondato da Armageddon. Solo se l'uomo riconosce il dilemma e matura spiritualmente possiamo evitare il disastro. Questo è stato a lungo predetto nelle Scritture. Ora anche i ciechi possono vederlo.
Ma non è il momento per la disperazione. È la nostra grande occasione. Se noi ed altri continuano senza esitare alla ricerca della verità in tutti i campi e vivere come insegna il Vangelo, il tempo minaccioso come il futuro sembra, noi possiamo superare la tempesta. Tuttavia, solo la nostra parte migliore è abbastanza buona.”

Come ha suggerito in questi passaggi, Henry è stato un patriota, riconoscente per le benedizioni dello Stato di diritto esistenti negli Stati Uniti d'America. Il suo profondo impegno per la legge di questa terra deriva in gran parte dall'aver visto la cruda realtà del diritto in Messico dove lui è nato
Del fatto che è stato costretto ad abbandonare la sua casa in Messico e tutto ciò che possedeva e dopo essersi stabilito negli USA, ha detto:

"Ho imparato i vantaggi di un governo stabile. La base stessa della civiltà è a norma di legge. Quando gli uomini iniziano a raccogliere e scegliere quale legge costituzionale si annulla, la scelta di anarchia è proprio dietro l'angolo. Ogni persona pensante deve onorare e sostenere la legge costituzionale. In questo grande paese una procedura regolare è prevista per la modifica di una legge impopolare. Nel procedere in qualsiasi altro modo può portare la giustizia nazionale al disastro."

In conclusione per Henry Eyring l’obbedienza alle leggi divine e dello stato di diritto portano alla libertà interiore e fisica. L’obbedienza è il prezzo che dobbiamo pagare.

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Note:
(1) Henry Eyring nato il 20 Febbraio 1901 nella Colonia di Juarez, Chihuahua, Messico. Ha conseguito un master  in Ingegneria della Metallurgia all’Università dell’Arizzona e ha poi conseguito il dottorato in Chimica all’Università di California. Dal 1962 al 1968 è stato membro della National Science Board (nominato dal Prsidente John F. Kennedy). Nel 1965 è stato presidente dell’American Association for the Advancement of Science dove riceve la Medaglia Nazionale della Scienza. Muore il 26 Dicembre 1981 a Salt Lake City.

Il contenuto di questo articolo è stato tratto dal libro di Henry J. Eyring "MORMON SCIENTIST"

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