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sabato 1 dicembre 2018

ALZIAMO L'ASTICELLA


In questi giorni stiamo assistendo alla malattia che la politica casalinga ci evidenzia e ci trasmette.
Ci sono politici che hanno come primo requisito la “trasmissione dell’odio”. Questa “trasmissione dell’odio” è purtroppo uno dei requisiti cui i cittadini rimangono sempre più influenzati e la loro capacità di discernimento diventa sempre più labile.
Se non faremo qualcosa, i nostri valori democratici diventeranno sempre di più dei disvalori che ci condurranno all’odio e all’intolleranza.
E’ questo che vogliamo?
Coloro che non aspirano a questa dissolvenza dovrebbero prendere provvedimenti:
ALZARE L’ASTICELLA DI VALUTAZIONE DEI CANDIDATI POLITICI affinché alle prossime elezioni si possa eleggere una classe politica degna della nostra dignità d’italiani.
Quando entriamo nella cabina elettorale portiamo con noi, oltre alla scheda e la matita per votare, anche una ferma domanda: “La persona che mi accingo a votare potrà un domani diventare un Presidente della nostra repubblica? Ha il potenziale di sapere unire il popolo?”
Se la vostra risposta è negativa non dategli il vostro voto.  Se la vostra valutazione porta a vedere in questa persona sentimenti di odio verso gli altri candidati o verso altre classi sociali non dategli il vostro voto.
Per crearvi una coscienza di valutazione, cioè una forma mentis, sulla capacità di non trasmettere odio da parte del politico fate queste considerazioni:
Conferireste la nomina a presidente della repubblica a Sergio Mattarella, o a Giuseppe Conte, o a Beppe Grillo, o a Matteo Salvini, o a Luigi di Maio, o a Alessandro Di Battista, o a Matteo Renzi, o a Roberto Gentiloni, o a Nicola Zingaretti?
Ho provato su di me questo esercizio e secondo il mio modo di vedere solo 4 o 5 politici di questo elenco, un domani, potrebbero aspirare a diventare presidenti della repubblica.
Solo in questo modo possiamo evitare che i nostri parlamenti diventino un covo di scriteriati pieni di odio politico che porta alla distruzione della nostra società e dei nostri valori.
Utopia? Forse si. Ricordiamoci però che il progresso passa per le idee che oggi possono sembrare utopia.

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