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martedì 12 giugno 2012

IL POTERE "BOTTOM-UP" DEI MORMONI

La parola “innovazione”
   Molte persone la interpretano come qualcosa di eclatante legata per lo più alle nuove tecnologie, cioè a fatti puramente tecnici del mondo secolare. Senza rendersi invece conto che qualsiasi miglioramento, in qualsiasi campo esso avvenga, è innovazione poiché dà origine a dei vantaggi che possono essere organizzativi, economici, culturali, emotivi, spirituali, materiali, ecc.
   L’innovazione nella Chiesa è molto ben accolta dai dirigenti delle unità locali americane, mentre trova qualche difficoltà nelle unità italiane.
   Questa realtà dipende anche dalla nostra cultura che è purtroppo statalistica, e pertanto vede l’individuo attendere sempre decisioni dall’alto. L’italiano è sempre in attesa che qualcuno altro risolva i suoi problemi.
   Gli Stati Uniti vantano invece una tradizione libertaria autoctona sconosciuta agli europei, avversa ad ogni ragionamento di matrice marxista. La cultura americana è impregnata dei principi liberali dei Padri Fondatori quali Jefferson ( colui che disse: “Il governo migliore è il governo che governa meno”) e questa è presente in tutta la tradizione statunitense. Jefferson aveva imparato le lezioni insegnate da Machiavelli, che fondeva la teoria politica con il potere. In altre parole egli aveva compreso le difficoltà di conservare la libertà, visto che la classe dirigente sempre s’interessa di concentrare più potere nelle sue mani. Il padre dell'indipendenza americana propugnava una concezione della libertà che difendeva lo scambio come luogo d’incontro di libere volontà, cercava in primo luogo la minimizzazione della coercizione. Nota è la tesi secondo la quale ogni generazione ha il pieno diritto di darsi regole e autorità del tutto nuove. Poiché gli uomini nascono liberi, gli uomini di domani devono sempre poter disporre della facoltà di ricreare di nuovo quel patto che hanno sottoscritto al termine della loro lotta contro le armate di re Giorgio.
   Questo è il substrato culturale che porta a favorire l’iniziativa e pertanto l’innovazione nella Chiesa in USA.
Nel campo religioso dei paesi latini invece, tutto quello che viene dal basso viene ostacolato dalle gerarchie. In questi paesi durante il medio evo l’Inquisizione ha ostacolato fortemente il libero pensare e l’agire delle persone.

L’innovazione nella storia dei mormoni (1)
   Molte  delle innovazioni importanti nella Chiesa mormone sono state avviate dai leader locali.
   Esiste una dualità che è fondamentale per l’innovazione di successo: da una parte, la possibilità di innovare deve essere ampiamente sentita dal basso e dall’altro lato, l’istinto a seguire le indicazioni del loro leader è fondamentale per l’attuazione dell’innovazione stessa.
   Sono poche le istituzioni che hanno saputo bilanciare tutto ciò come è accaduto nella Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni. Molti dei programmi importanti realizzati nella Chiesa hanno avuto origine da innovazioni sviluppate dai leader locali per risolvere problemi locali. Quando poi queste innovazioni sono arrivate alla conoscenza delle Autorità Generali che ne hanno appreso l’efficacia, è stato chiesto ad ogni comunità sparsa nel mondo di attuarle in tutta la Chiesa.
   Esempio di questo sono i sistemi di benessere della Chiesa, le classi di insegnamento per i figli, il programma missionario, il programma per aiutare i disoccupati a trovare lavoro, ecc.
   Questa dualità non è molto perseguita nel mondo secolare: ne è un esempio il fatto che molti insegnanti ed amministratori non considerano l’innovazione come loro lavoro e responsabilità e fanno sempre lo stesso lavoro, nonostante percepiscano che un cambiamento sarebbe necessario. Preferiscono nascondersi dietro i regolamenti per non rischiare di essere criticati dalle loro gerarchie, bloccando così l’innovazione che dovrebbe nascere dal basso.
   Quasi tutta la creazione di posti di lavoro nell’economia americana ha avuto origine da innovazioni dirompenti nate dal desiderio di ottenere un tenore di vita migliore, e hanno avuto origine dal basso per poi spostarsi verso l’alto (bottom-up).
   Coloro che guardano alla Chiesa mormone come ad una scuola di specializzazione dei grandi principi del Vangelo, danno molta importanza a questa dualità di innovazione ed attuazione.
   Molti considerano la storia della Chiesa solo come conseguenza delle attuazioni emesse dal profeta, cioè dall’alto. Invece, una buona parte della storia della Chiesa deriva dalle innovazioni promosse dal basso e cioè a livello locale.
   Il motivo per cui nella Chiesa mormone l’innovazione spesso è partita dal basso è spiegabile da diversi aspetti che fanno dei mormoni un popolo storicamente pioniere ed orientato fortemente al benessere proprio ed altrui in tutti i campi della vita terrena, oltre che in quella dopo la morte.
   Non esiste clero professionale e stipendiato, pertanto i membri si curano a vicenda.
   Molte persone che si uniscono alla Chiesa sono persone economicamente modeste ma esse si riuniscono per aiutarsi e migliorare. Si crea così un istinto basato sull’amore e sul servizio reciproco al fine di crescere in tutti i campi del benessere. Il servizio missionario rafforza questo istinto.
   Molti imprenditori mormoni sono stati aiutati partendo da modeste condizioni.
   Il famoso impresario alberghiero Eliot Marriott non è partito con una catena di alberghi, ma ha innovato il suo lavoro iniziando come drive-trough in un ristorante (impiegato addetto a consegnare i cibi al guidatore che mangia in macchina).
   George Romney ha trasformato l’American Motor promovendo inizialmente una piccola auto.
   David G. Neeleman, un mormone brasiliano che ha fondato tre compagnie aeree commerciali, ha iniziato con i voli low cost.
   Mike Leavitt ha rafforzato quest’istinto innovativo durante il suo servizio missionario in Corea che lo ha spinto, quando era segretario dell’U.S. Department of Health and Human Services, ha fondare la Western Governors University online. In questa università, grazie alla flessibilità di studio che può durare il tempo che serve allo studente ad imparare ciò di cui egli ha bisogno, egli paga le tasse solo per il periodo utilizzato. Se uno ci impiega due anni a studiare quanto gli serve per laurearsi paga solo le tasse per quei due anni e non dei quattro o cinque  anni previsti normalmente. Questi corsi pertanto sono molto utili per coloro che lavorano, studiano e hanno scarse possibilità finanziarie consentendo loro di acquisire la formazione necessaria per ottenere posti di lavoro migliori.

L’innovazione è richiesta dalle Sacre Scritture
   I mormoni credono che il Signore abbia detto loro:
“Poiché ecco, non è opportuno che io comandi in ogni cosa… Gli uomini dovrebbero essere ansiosamente impegnati in una buona causa, e compiere molte cose di loro spontanea volontà… poiché il potere è in loro… Ma colui che non fa nulla finché non gli sia comandato… è dannato.”
(DeA 58:26-29)
   L’iniziativa nella Chiesa è sollecitata dalle Sacre Scritture e solo in rarissimi casi è frenata da stili dirigenziali inappropriati, anche se bisogna sempre tener presente che il popolo mormone è sì innovativo, ma anche obbediente e, pertanto, un’iniziativa di miglioramento è sempre da considerare in aggiunta o a sostegno dei programmi ufficiali della Chiesa.
   Se un dirigente locale ostacola un miglioramento ciò dipende dalla sua insicurezza e non certamente dalla Chiesa.
   Più le singole persone e più un rione della Chiesa cresce e matura in termini di spiritualità ed esperienza, più questi principi di innovazione “bottom-up” vengono a galla superando la burocrazia e la paura di sbagliare.
   Io ho visto all’opera iniziative innovative promosse a livello locale negli USA. Per esempio in un Rione di Logan (Utah) è stata organizzata una classe aggiuntiva di insegnamento della Scuola domenicale per adulti di livello avanzato, al fine di consentire ai membri che frequentano la Chiesa da ben 30-40 anni, di ricevere un addestramento molto più approfondito nei contenuti rispetto a quelli della classe ufficiale.
   Per fare innovazione, nella Chiesa occorre gettare piccoli semi e lasciarli germogliare, rispettando rigorosamente i principi del Vangelo restaurato, affinché possano poi essere raccolti dalle gerarchie della Chiesa per attuarli ufficialmente in tutte le unità locali.
   La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni ha innovato il Cristianesimo (dottrina, insegnamenti, servizi di benessere, ecc.) in modo tale da porsi in una posizione di inequivocabile hit-gospel e lo ha fatto tornando agli insegnamenti originali di Gesù Cristo, non ha inventato una nuova dottrina.
   L’innovazione, quando opera uscendo dall’obiettivo finale che l’istituzione si è data, diventa dannosa in quanto non potrebbe più interessare un vero follower di Gesù Cristo perché esso rimane fedele ai veri insegnamenti del Salvatore. Ed è per questo che non esiste e non può esistere innovazione dottrinale dal basso: la dottrina è solo quella insegnata da Gesù Cristo: “top-dowm”, ma tutto il resto può essere benissimo sostenuto da ulteriori iniziative “bottom-up”.





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NOTE
(1) Parte delle informazioni ed i concetti riportati in questo capitolo sono stati desunti da un articolo che tratta del Mormonesimo ed Economia USA “How Mitt Romney’s Mormonism may shape the U.S. economy” scritto per il giornale The Washington Post da Clayton Christensen.
Christensen è riconosciuto nelle classifiche e sondaggi come uno dei pensatori leader a livello mondiale in materia di innovazione. È molto richiesto come relatore e consulente. È l’architetto ed autorità per tutto il mondo per “l’innovazione dirompente”, un aspetto in cui egli descrive il processo attraverso il quale un prodotto o un servizio si radica inizialmente in applicazioni semplici nel segmento basso del mercato e poi si sposta inesorabilmente in alto. Ha scritto numerosi libri venduti in 25 paesi. È membro della Franklin Covey.
Christensen è nato a Salt Lake City, nello Utah nel 1952. Si è laureato in economia alla Brigham Young University. Ha ricevuto un attestato dalla Harvard Business School ricevendo il Premio Miglior Tesi di dottorato sullo sviluppo tecnologico.
Attualmente è professore alla Harvard Business School.
Ha fatto il missionario in Corea ed è leader nella Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni; è padre di cinque figli.

1 commento:

Unknown ha detto...

Grazie Piero. Trovo molto interessante ed istruttivo il contenuto di questo articolo. Auspico che anche in Italia, un giorno non lontano, tra i dirigenti della Chiesa, si possa sviluppare un pensiero illuminato di questo tipo, idoneo a garantire nutrimento reale per la crescita di un popolo fedele che merita tanto, molto di più di quello che attualmente riceve a garanzia di uno sviluppo che finalmente ci porti ad "illuminare le genti " come si conviene ad un seguace di Gesù Cristo. Diversamente saremo costretti a stagnare in una situazione di immobilismo e decrescita che dura oramai da anni, troppi anni. Non auguro a nessuno questo genere di situazione che considero alla stregua di una "maledizione". Propedeuti sarebbe però "cambiare modo di pensare". Grazie ancora.