VERSO IL POTERE
DELL’ AUTOSUFFICIENZA
Dal 1887 al 1890 il rapporto tra i Santi degli Ultimi Giorni e il governo degli Stati Uniti e i suoi cittadini continuarono a deteriorarsi.
Il 31 Dicembre 1889 il presidente della Chiesa Wilford Woodruff scrisse quanto segue:
“Così finisce l’anno 1889 e le parole del profeta Joseph Smith cominciano ad adempiersi, nel senso che tutto il paese si sarebbe rivolto contro Sion e avrebbe mosso guerra ai santi.
La nazione non è stata mai più piena di oggi di menzogne contro i santi.” (Diari di Wilford Woodruff).
La legge Edmunds-Tucker del 1887 prevedeva misure che avevano lo scopo di distruggere la Chiesa come entità politica ed economica.
La legge aboliva ufficialmente la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni come ente giuridico e ordinava la confisca a favore del governo di tutte le proprietà della Chiesa oltre i cinquantamila dollari.
Nel tentativo di fermare il flusso di convertiti europei il governo abolì il Fondo per l’Emigrazione Perpetua, l’ente principale per l’immigrazione.
Un numero sempre più grande di Santi fu privato del diritto di voto.
Le scuole mormoni furono affidate alla corte suprema del territorio nominata dal governo federale.
Gli agenti del governo arrestavano un numero sempre maggiore di uomini, che venivano quasi automaticamente condannati al carcere.
A questo punto c’era poco che i santi potessero fare per impedire l’imminente rovina economica della Chiesa.
Nell’Utah l’influenza del Partito Liberale cresceva man mano che i membri della Chiesa perdevano il diritto di voto. La crociata politica del Partito Liberale non era meno accanita della crociata dei funzionari federali.
Il Partito del Popolo, l’organizzazione vicina alla Chiesa, tenne una grande manifestazione a sostegno dei loro candidati ma tutto ciò non servi ad evitare la sconfitta elettorale.
Dopo questa amara sconfitta i dirigenti della Chiesa si sforzarono con ogni mezzo di trovare amici influenti a Washington. Al potere cerano i repubblicani e pertanto necessitava trovare amici in questo partito per evitare il disastro.
La Chiesa trovò sostegno politico in quattro politici molto influenti: Isaac Trumbo (politico della California), Leland Stanford (senatore), Morris M. Estee (presidente della Convenzione nazionale repubblicana) e James S. Clarkson (presidente del Comitato nazionale repubblicano).
Questi uomini favorirono gli sforzi politici dei Santi nel 1890.
Il Presidente Woodruff agi per la salvezza materiale della Chiesa ei il 24 Settembre del 1890 scrisse il famoso “Manifesto” dove veniva posto fine alla poligamia.
La fase di riconciliazione continuò fino al 1896 quando la Chiesa rilasciò una dichiarazione ufficiale dove veniva sottolineata la separazione tra chiesa e stato e l’intenzione della chiesa di non interferire nei diritti politici di nessun cittadino.
Un altro importante sviluppo durante questo periodo di riconciliazione fu la modifica di alcune linee di condotta economiche della Chiesa. La maggior parte delle attività commerciali possedute dalla Chiesa furono vendute a privati, oppure cominciavano ad essere gestite in base al principio della competitività, in modo da diventare attività a scopo di lucro per rientrare nello schema economico nazionale. In sostanza nessuna attività doveva essere gestita in perdita altrimenti avrebbe potuto creare una scorretta concorrenza nei confronti di altre attività simili non della chiesa.
Con questi interventi la Chiesa riprese il suo cammino ed oggi ha una solida gestione economica. Non ha bisogno di soldi pubblici per gestire le sue numerose attività evangeliche. Per essere fedele ai suoi principi di indipendenza dal potere politico la Chiesa, in Italia, rifiuta la quota dell’8 per 1000 dell’Irpef.
Come aveva affermato il conte Tolstoj la chiesa, con l’autosufficienza economica, stava raggiungendo la sua maturità dopo la terza generazione e diventava destinata a essere “il più grande potere che il mondo abbia mai conosciuto”.
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Alcune informazioni riportate in questo capitolo sono state tratte dal libro “Storia della Chiesa nella pienezza dei tempi” del Sistema Educativo della Chiesa, 1997.
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